gentilmente concessa da Roberto Ripamonti

Introduzione:

Boilies, impasti, particles, proteine, aminoacidi, sono tutti termini che gradualmente stanno entrando a far parte del vocabolario dei carpisti italiani. Molto spesso, a causa di una radicale ignoranza da parte di alcuni esperti, taluni termini vengono usati a sproposito e come forma di copertura di una evidente carenza di studio ed esperienza. A causa di questa cattiva informazione, parlare di esche è diventato difficile poichè l’uso di una terminologia (aminoacidi, proteine etc appunto) scientifica senza avere la cognizione del significato, ha creato ingiustamente un alone di mistero ed il presupposto di una serie di difficoltà’ concettuali che hanno distolto molti appassionati dal semplice concetto di pesca sportiva. Nulla di tutto ciò è vero è proprio coloro che sono interessati alla corretta divulgazione del carp fishing mai dovrebbero cadere nella tentazione di “fare colpo” sui lettori attraverso una arida elencazione di ricette e prodotti senza conoscerne loro per primi, l’effettiva importanza. Parlare di esche dedicate al carp fishing, porta infatti a considerare una quantità di prodotti che può a prima vista spaventare il lettore meno attento, travolgendolo in una marea di sigle spesso pensate piu’ per fini commerciali che per fornire un reale aiuto all’appassionato. Oltre alle prove sul campo, effettuate direttamente da chi sta scrivendo e dai tanti amici che hanno collaborato, e’ stato possibile avere numerosi contattati con alcuni dei piu’ grandi esponenti continentali di questa tecnica tra cui, mi piace ricordare Kevin Maddocks, Rod Hutchinson, Jim Gibbinson, Kevin Nash e, non ultimo, Andy Little.

Crema – Spezie 16 mm.

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